E se ci fosse un mediovevo alternativo? E se in questo medioevo la razza umana fosse in estinzione? Su questi quesiti si basa il manga di fama mondiale Shingeki no Kyojin, in italiano Attacco Dei Giganti.
Per una maledizione della dea Ymir, nella località di Marley appaiono i primi giganti, esseri umani senza un controllo che mangiano solo gli esseri umani per divertimento poiché privi di apparato riproduttivo ed escretore. Il genere umano, per difendersi, si rifugia in tre mura: Wall Maria, il più esterno, Wall Rose e Wall Sina. Il protagonista, Eren Jeager, residente a Shigashina, distretto del Wall Maria, che all'inizio dell'anime è undicenne, vuole unirsi al corpo di ricerca, ovvero i soldati che escono dalle mura per scoprire qualcosa sui giganti, ma appena sua madre Carla lo viene a sapere da Mikasa, sorella adottiva di Eren, va su tutte le furie.![]() |
Realizzato da Alexandru Sandu di IIIE |
Eren corre verso casa sua, poi scorge sua madre intrappolata e chiede aiuto ad un soldato della guarnigione che li porta in salvo, ma sua madre viene mangiata davanti ai suoi occhi; così Eren giura vendetta a tutti i giganti mentre il gigante Corazzato, apparso all'improvviso, con la sua pelle di acciaio sfonda il wall Maria, costringendo i cittadini a fuggire nel distretto di Trost, nel Wall Rose.
Passano gli anni ed i nostri tre protagonisti sono pronti per arruolarsi finché non ricompare il gigante colossale, così chiamato per la sua altezza, e sfonda il distretto di Trost, costringendo soldati e cadetti a combattere a fianco del corpo di ricerca e guarnigione mentre la gendarmeria fa evacuare i cittadini.
Dopo il battesimo di fuoco con i giganti, i nostri cadetti sono costretti a scegliere i tre corpi militari:
- Corpo di Ricerca o Armata Ricognitiva: consiste nel fare ricerche sui giganti e andare in pattuglia fuori dalle mura, ucciderli e catturarli per esperimenti utili al caposquadra Hanji Zoe;
- Corpo di Guarnigione: consiste nel proteggere e rinforzare le mura;
- Corpo di Gendarmeria: consiste nel gestire la città, arrestare criminali, controllare le poche riserve di cibo e la popolazione, obiettivo di molti cadetti poiché la base è nelle mura più interne e quindi più sicure.
Intanto si scopre molto sul passato di quest'ultima: sua madre era orientale, una "razza rara e quasi estinta" a detta dei rapitori che volevamo venderla al mercato nero quando aveva nove anni, insieme a sua madre che però uccisero, ma, per sua fortuna, Eren intervenne e uccise i rapitori, salvandola, e le donò la sua sciarpa rossa, che Mikasa porta sempre con sé. Una volta arruolati Mikasa, Armin e altri cadetti (Jean, Connie, Sasha, Reiner, Berthold, Christa e Ymir) raggiungono Eren nel corpo di ricerca.
Dopo tanto tempo c'è un nuovo pericolo in circolazione: un gigante femmina (dopo un po' si capirà che è Annie, ragazza appartenente alla stessa annata di Eren e gli altri, arruolata nella gendarmeria) per sconfiggere la quale servirà Eren, che invece non se la sentirà inizialmente di combattere poiché innamorato di lei, ma si fa coraggio e la batte nel Wall Sina.
Seguendo arriveranno altre rivelazioni: Ymir è un gigante cosciente, come Eren, che si rivela appena prima che lo faccia Christa Lens che, infatti, usa questo nome per coprire la sua vera identità; cresciuta senza una madre e un padre, che le ha lasciate, lei è Historia Reiss,discendente di lord Reiss.
Ma non tardano ad arrivare le cattive notizie, il ritorno del colossale e del corazzato, rispettivamente Berthold e Reiner, così Eren si batte con loro. Dopo di che il corpo di ricerca viene bandito e quindi i nostri cadetti, insieme a Erwin, il capitano, Hanji e Levi, sono costretti a nascondersi, finché non vengono scovati e costretti, quindi, ad andarsene, ma poi verranno alcune novità a galla a mettere i bastoni tra le ruote: Kenny, zio di Levi, tornò per combattere e uccidere Levi ma fallisce miseramente, Historia incontra suo padre e viene incoronata regina.
Questa è solo una parte della trama, visto che il manga non si è concluso, ma possiamo presumere che Hajime Isayama, il creatore, voglia trasmettere il messaggio dell'importanza della libertà che sicuramente noi tutti sottovalutiamo.
Graziella Lima (IIIE)