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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

I versi raccontano, descrivono, riflettono l’orrore dei campi di sterminio…

Per ricordare quel profondo dolore provato da tante persone che hanno vissuto eventi terrificanti come quello della Shoah, in ebraico “sterminio…abbiamo scelto la poesia per esprimere la loro disperazione I versi che abbiamo scritto sono dedicati a tutte le vittime della Shoah, ma in particolare per tutti quei bambini e ragazzi come noi che non sono mai cresciuti perché sono stati privati del diritto alla vita. Vorremmo aggiungere, inoltre, che molti sono stati i bambini uccisi, altri, si sono salvati per essere testimoni dell’orrore nazista. Per raccontare la ferocia violenza utilizzata da questa disumana persona, abbiamo creato una “breve raccolta di poesie” o meglio dei versi che raccontano l’immenso dolore di questo popolo, perseguitato, umiliato e offeso nella dignità umana. Perché vuoi distruggermi…  Non ho un nome, solo un numero tatuato sul braccio, una stella che mi contraddistingue eppure mi odi… Il mio corpo è solo ossa e pelle, e

Ricordare per non dimenticare: “Una storia in lacrime”

Giornata della memoria 2019: le "giovani" considerazioni di due alunni di IIID sulla Shoah, per non dimenticare A ricordo di un profondo e devastante dolore come quello della “Shoah”, vorremmo esporre innanzi tutto delle riflessioni di natura storica per comprendere e far capire quello che è successo al popolo ebraico tra la fine degli anni Trenta e il 1945, ma anche per esternare le nostre “giovani“considerazioni.  Premesso che la nostra insegnante di Storia e Geografia, la prof.ssa Maria Rosa Gugliotta, ci ha sensibilizzati sin dalla prima media a conoscere e a capire le motivazioni di quella spaventosa tragedia dell’Olocausto. E attraverso la storia-raccontata abbiamo imparato non solo a conoscere gli eventi che hanno segnato e cambiato il mondo, ma anche a valutarne l’aspetto umano. È stata di fondamentale importanza la visione di film, documentari, testimonianze e confronti perché ci hanno permesso di vedere, sentire e riflettere sulle problematiche proposte.

L'alfabeto della Grande Guerra: intervista al prof. Amore e agli alunni del Carducci

Dopo aver assistito allo spettacolo teatrale L'Alfabeto della Grande Guerra , diretto e scritto dal professor Giovanni Amore, dell'Istituto di Istruzione Superiore Statale "Giosuè Carducci" di Comiso, e interpretato dagli alunni dello stesso Istituto, abbiamo avuto la possibilità e il piacere di poter intervistare il regista e una rappresentativa di alunni attori. Il prof. Averna, della Secondaria di primo grado "A. Volta" di Acate, ha presentato brevemente gli alunni della Secondaria che hanno prodotto l'intervista e gli ospiti ai quali è stata rivolta: erano presenti Crainic (IIIB), Minardi (IIID) e Occhipinti (IIIA), che hanno preparato l'intervista, e alcuni alunni delle classi terze della Secondaria di Acate, il prof. Amore e gli alunni della Secondaria di Secondo grado Luca Mercorillo, Valerio Mangano e Siro Interlandi. Crainic (rivolto al prof.): in riferimento alla sua carriera, volevamo chiederle quando ha cominciato, con quale spettac

I segreti dell'Internet: dal Deep web al Dark web

Internet, la piattaforma virtuale frequentata giornalmente da miliardi di utenti, il posto dove possiamo trovare istantaneamente milioni e milioni di dati e informazioni difficilmente reperibili e dove possiamo conoscere nuove persone grazie ai social network. Internet può sembrare all’apparenza innocuo, ma non lo è, bisogna sapere infatti che questa enorme piattaforma reca serie conseguenze a qualsiasi utente che non presta attenzione o ne sottovaluta la pericolosità. Data la grandezza Internet ha una struttura, paragonabile a quella di un iceberg diviso in tre “settori”. Il primo settore chiamato Surface Web è la piattaforma più usata di tutte, dentro di esso ci sono i siti di commercio (Amazon, Ebay) i nostri motori di ricerca (Yahoo, Google, Mozilla) e i nostri social (Instagram, Twitter, Facebook). Il Surface Web forma solamente il 4% di tutto l’iceberg, ha miliardi di accessi giornalieri da utenti comuni ed è la zona più sicura. Il secondo settore è chiamato Deep Web,

Il Castello dei Principi di Biscari: tra storia e leggende

Acate è il comune siciliano più occidentale della provincia di Ragusa . Originariamente il nome era Biscari e fu cambiato in Acate nel 1938. La cittadina sorge a 199 metri s.l.m., al limite del plateau ibleo, nel punto in cui esso digrada verso il mare e si apre a una fertile vallata dove scorre il fiume Dirillo (Acate). Secondo le fonti consultate ( www.acate.it ), le prime notizie certe su Biscari risalgono al 1299 , in seguito a uno stanziamento sorto durante la colonizzazione greca in contrada Canale, che costituisce la zona dove sorse fino a tutto il secolo XV l'antica Biscari. Il Castello dei Principi, che dalla sommità del colle su cui sorge la città, domina il piazzale e la valle di Acate, è il simbolo della città. Esso fu eretto alla fine del 1400 per volere del Barone Guglielmo Raimondo Castello. Questa costruzione militare (a cui si aggiunsero una serie di fortificazioni e di torrioni difensivi), oltre a proteggere il nascente feudo di Biscari , serviva anche a

Auguri di buone feste, sulle note dei brani natalizi

Sabato 22 Dicembre, in seconda ora, nella palestra della Secondaria di primo grado “Volta” dell'Istituto Comprensivo “Cap. Puglisi” di Acate, tutte le classi si sono riunite in palestra, per partecipare allo spettacolo musicale e per augurarsi un buon Natale e un felice anno nuovo; sono intervenuti la prof.ssa. Lauria, il Sindaco di Acate , Giovanni Di Natale, il consigliere Gianfranco Ciriacono e l’assessore Rosangela Re. Gli alunni dei corsi D ed E, seguiti dal professore di musica Andrea Di Tommasi , hanno suonato con il flauto e cantato delle famose canzoni natalizie per tutte le altre classi, per i professori e per le figure istituzionali presenti. Tutto era ben allestito, c’erano circa quindici leggii e microfoni per amplificare le voci; i ragazzi delle  altre classi si sono seduti nella tribuna della palestra coperta della scuola secondaria di I grado dell’istituto Capitano Puglisi. Il professore Di Tommasi ha dato il tempo suonando il sassofono e un alunno