Giovedì, 21 Febbraio, all’Istituto Capitano Puglisi di Acate, si è tenuto un incontro sulla "Violenza e i pregiudizi di genere in età scolare "condotto dall’avvocatessa Maria Concetta Mazzei di Acate, dalla dottoressa in psicologia Valeria Alescio e dal professore Grasso, architetto e rappresentante dell’associazione “Kiwanis Club” per sensibilizzare i ragazzi sull’argomento.
«Noi siamo qui perché voi siate degli adulti migliori». Con queste parole sono stati accolti gli studenti delle classi terze della Secondaria di primo grado "A. Volta" di Acate, che si sono dimostrati gratificati per la partecipazione all'evento.
Ad iniziare il discorso è stata l’avvocatessa Mazzei parlando delle conseguenze che si possono riscontrare utilizzando varie forme di violenza, come multe non inferiori a 516 € per diffamazione personale ai più deboli: qui si introduce il problema del cyberbullismo, cioè l’utilizzo sbagliato dei social e dei telefoni soprattutto da parte dei teenagers (imputabili dopo i 14 anni); ciò ha portato anche alla diffusione della Blue Whale, gioco per l’aumento dei suicidi; mentre altri tipi di cyberbullismo sono i pregiudizi sulla forma fisica da parte dei ragazzi. Un fatto significativo di cyberbullismo è stato quello che ha riguardato Tiziana Cantone che, dopo aver filmato un video - che ha fatto il giro del web! - dell’incontro con il fidanzato, si è suicidata.
Un altro argomento trattato è quello della violenza sulle donne di cui ha parlato la psicologa Valeria Alescio, mostrando una presentazione digitale dove illustrava le quattro tipologie di violenze che le donne subiscono: sessuale, psicologica, fisica ed economica (quando si negano i soldi alla compagna); per questi tipi di violenze la vittima ha un senso di colpa, ma poi perdona l’aggressore pensando sia cambiato, formando un ciclo di maltrattamenti. Il 95% di queste aggressioni non sono rintracciabili. Soluzioni per queste aggressioni possono essere un confronto con i coetanei o rivolgersi agli adulti (genitori, insegnanti, parenti,…) per un aiuto; molte volte però le vittime non confessano ai genitori perché provano vergogna anche se invece dovrebbero esternare le difficoltà. Un importante fatto di cronaca che attesta la violenza contro le donne è quella di Elena Sofia Pregni che aveva subito un abuso e per questo ha fatto 10 anni di terapia. La violenza molte volte è frutto della gelosia, possiamo accorgercene quando l’aggressore controlla il cellulare della fidanzata, quando non la fa vestire come vuole, quando non la fa andare dove vuole. L’aggressore è una persona intelligente che se la prende con una persona debole.
Un altro argomento trattato è quello della violenza sulle donne di cui ha parlato la psicologa Valeria Alescio, mostrando una presentazione digitale dove illustrava le quattro tipologie di violenze che le donne subiscono: sessuale, psicologica, fisica ed economica (quando si negano i soldi alla compagna); per questi tipi di violenze la vittima ha un senso di colpa, ma poi perdona l’aggressore pensando sia cambiato, formando un ciclo di maltrattamenti. Il 95% di queste aggressioni non sono rintracciabili. Soluzioni per queste aggressioni possono essere un confronto con i coetanei o rivolgersi agli adulti (genitori, insegnanti, parenti,…) per un aiuto; molte volte però le vittime non confessano ai genitori perché provano vergogna anche se invece dovrebbero esternare le difficoltà. Un importante fatto di cronaca che attesta la violenza contro le donne è quella di Elena Sofia Pregni che aveva subito un abuso e per questo ha fatto 10 anni di terapia. La violenza molte volte è frutto della gelosia, possiamo accorgercene quando l’aggressore controlla il cellulare della fidanzata, quando non la fa vestire come vuole, quando non la fa andare dove vuole. L’aggressore è una persona intelligente che se la prende con una persona debole.
La manifestazione si è conclusa con il discorso della preside Daniela Amarù e con i ringraziamenti da parte della psicologa Valeria Alescio, dell’avvocatessa Maria Concetta Mazzei e del prof. Grasso.
Licitra Anna
Campagnolo Manila
(IIIE)