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Uscita didattica: al Museo Civico di Niscemi...


Ragazzi delle prime... Si va ad esplorare...

Venerdì 29 marzo 2019, tutte le classi prime del Plesso “A. Volta” sono state coinvolte in un'uscita didattica a Niscemi per visitare, conoscere e apprezzare il Museo Civico del loco.

La partenza da Acate era prevista alle ore 08:00, con rientro alle ore 13:20. Alle 07: 00 eravamo tutti là, al punto di ritrovo ad aspettare i pullman. Eravamo tutti desiderosi di fare questa fantastica esperienza. Eravamo circa 80 e siamo partiti con due pullman. Il tragitto Acate-Niscemi è stato sensazionale, abbiamo ascoltato la musica e cantato tutti insieme… eravamo tutti gasatissimi. Ogni tanto il richiamo all’ordine da parte di qualche docente. 
Arrivati a Niscemi, dopo che i prof-accompagnatori delle rispettive classi (1^ A, prof. Longo, 1^ B prof.ssa Gugliotta, 1^ C prof. Averna, 1^ D prof.ssa Gianninoto e prof. Di Tommasi) ci hanno raccomandato di mantenere un comportamento corretto e rispettoso, ci siamo avviati. Davanti al museo siamo stati divisi per gruppo-classe, ogni gruppo doveva alternarsi con un altro, a percorso completato. Il Museo era diviso in due sezioni: naturale e storico-contadino. Siamo entrati due gruppi-classe, uno per visitare il piano terra e l’altro, il nostro, che è salito al primo piano. La guida da subito ci ha accolti calorosamente e prima di farci visitare i vari biomi, cioè l’insieme di animali e vegetali, ha voluto coinvolgerci con delle informazioni geografiche e naturalistiche della nostra Sicilia. Utilizzando una cartina geografica ci ha indicato dei punti importanti e in particolare ci ha parlato dei fiumi: Salso e Dirillo e la derivazione dei nomi. E a proposito del fiume Salso ci ha mostrato una specie di scultura che rappresentava l’accumulo del salgemma di questo fiume. La spiegazione diventava sempre più interessante soprattutto quando abbiamo visto fossili, frammenti di rocce, e le diverse specie animali pesci, uccelli, molluschi, insetti… e in particolare quelli imbalsamati, ognuno di noi incuriosito faceva foto a tutto ciò che vedeva e poneva diverse domande al prof. del posto.

La guida, ci coinvolgeva con gradita spiegazione di ogni reperto animale e naturale citando origine, cambiamenti e adattamenti di alcune specie. Tutti ascoltavamo con attenzione e prendevamo appunti. La guida si è complimentata sia con noi, che con i nostri proff. per l’interesse che stavamo dimostrando. E per catturare ancor di più la nostra attenzione ha voluto raccontarci la leggenda della donna serpente, storia legata ad un grosso serpente che avevamo visto in un contenitore e immerso in un liquido che dava l’impressione di essere vivo.

Completata la prima fase del percorso, siamo usciti dal Museo e siamo andati a sederci su delle panche che si trovavano in uno spiazzale, lì vicino per consumare la nostra merenda. Anche questo è stato un momento di piacevole condivisione e confronto su quello che avevamo appena visto. Ci aspettava il secondo percorso: visitare la civiltà contadina. Un’altra guida ci attendeva per accompagnarci e spiegare il valore di ogni oggetto, custodito in quelle stanze. Erano tante le stanze e rappresentavano i mestieri di una volta, il barbiere, il calzolaio, giocattolaio, il pastore… e ognuna di queste conservava la storia, le radici, i mestieri che ai giorni nostri sono completamente scomparsi. Osservare, conoscere, apprendere e farne tesoro, erano queste le parole dei nostri proff. Peccato che il tempo sia passato così velocemente…

Prima di andarcene abbiamo ringraziato tutti quelli che ci hanno accolto e fatto da guida. È stata un’esperienza interessante, coinvolgente, ma soprattutto una fonte di ricchezza, di conoscenze e di informazioni, che ognuno di noi ha portato con sé.  

Le alunne
Clara Cirignotta
Maria Rita Farina
1^B 

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