Campi di rieducazione per gli uiguri dello Xinjang.
La maggior parte dei media italiani non ne parla.
Foto di Carlotta Silvestrini (Pixabay) |
Non avevamo già superato i campi di concentramento? In Cina, nella regione autonoma uigura dello Xinjiang, esistono i campi per la rieducazione dei musulmani, dove essi vengono costretti ad andare contro le “regole” della propria religione: non possono pregare, devono mangiare la carne di maiale ed altre violenze morali e fisiche. Questo è quanto è stato previsto dal Governo cinese, per costringere i musulmani cinesi a convertirsi e ad abbandonare le loro usanze e le loro tradizioni.
La situazione sembra essere peggiorata dopo la dichiarazione al New York Times del presidente della Cina, Xi Jinping, che ha affermato «Nessuna pietà contro gli uiguri»; cosa che provoca un grande dissenso nell’opinione pubblica mondiale.
Nonostante tutto, sono pochissimi i media nazionali che riportano la notizia: new media, giornali e tg stanno tutti in silenzio davanti all’orribile spettro di un possibile ritorno dei campi di concentramento.
Articolo di
Ludovica Ferreri