Oggi mi ritrovo qui insieme a voi a riflettere e a pensare a quello che accade intorno a noi. Chi avrebbe mai pensato di ritrovarsi in una situazione parallela a quella che vivevamo ogni giorno? Beh, io non me lo sarei mai aspettata, ma penso nemmeno voi! Però alla fine si sa che la vita è molto imprevedibile e che anche in pochissimi minuti tutto può cambiare.
L’8 marzo 2020 ero con le mie amiche a festeggiare la festa delle “donne”, a divertirci, a fare balli, torte e a raccontarci le nostre “avventure”; chi avrebbe mai pensato che ci saremmo trovate a non vederci più per due mesi, noi che eravamo abituate a vederci tutti i giorni.
L’8 marzo 2020 ero con le mie amiche a festeggiare la festa delle “donne”, a divertirci, a fare balli, torte e a raccontarci le nostre “avventure”; chi avrebbe mai pensato che ci saremmo trovate a non vederci più per due mesi, noi che eravamo abituate a vederci tutti i giorni.
Per i primi giorni di quarantena ho fatto diverse cose insieme ai miei genitori, ma, con il passare dei giorni, delle settimane, tutto era diventato monotono e diciamo anche noioso. In tutta la fase di lockdown, i miei genitori hanno sempre cercato di farmi ridere e aiutarmi (diciamo che più che genitori sono stati i miei psicologi): figuratevi che, in questo periodo, non ho capito se mio padre fosse diventato un clown o un'altra persona, visto che faceva di tutto per non vedermi con il muso lungo, e la stessa cosa posso dire per mia madre, che pensavo fosse diventata uno chef a 5 stelle.
Per quasi tutto il corso della 1^ fase diciamo che mi ero un po' chiusa in me stessa, passando quasi tutti i giorni nella cameretta a leggere, o a guardare serie Tv. Dopo qualche settimana ho capito che quello che stavo facendo non era molto produttivo quindi dovevo darmi una mossa e alzarmi da quel letto! Così decisi di iniziare a fare qualche esercizio fisico, a prendere il sole in terrazza e a riorganizzare le mie cose. Ovviamente vi dico che non potevano mancare le videochiamate con le compagne per scaricare un po' di tensione che si era accumulata nel corso della giornata.
Quando siamo entrati nella 2^ fase per noi ragazzi non è stata un granché, visto che non era cambiato quasi nulla, a parte il fatto che ho potuto vedere i miei nipotini che appena mi hanno visto arrivare con la mascherina in faccia mi hanno detto: “E levatela quella cosa!”. Da lì sono scoppiata a ridere e a pensare all'ingenuità che possono avere i bambini, forse loro sono quelli che l'hanno vissuta con più spensieratezza e quando saranno grandi possibilmente non ricorderanno più tutto questo.
Sinceramente, vi dico di aver trascorso la quarantena con calma perché non credo di aver assillato le persone che mi stavano accanto. Da questa esperienza, ho appreso che non bisogna aspettare che accada una cosa del genere per capire che le persone che ci stanno accanto siano davvero importanti; non perdete tempo a litigare o a fare inutili discussioni, vivete la vita attimo per attimo e cercate di mettere le cose negative da parte.
Articolo di
Gaia Gianninoto