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Le varie fasi emotive della quarantena e come superarle

Questo potente mostro ha avuto un forte impatto sulla vita di noi giovani, così tanto da farci pensare e pensare e poi ripensare a come si stava una volta e a come si vuole ritornare a stare.

Sono passati ormai 60 giorni e tutti sprecano tempo a farsi selfie in giro con la frase “60 giorni” e tu stai lì a guardare quegli idioti con il telefono e pensi “wow tu si che sei andato fuori di testa”, perché? Semplice: quel “60 giorni” scritto in modo strano richiede a quei soggetti quasi un’ora per essere ben sistemato e carino da postare. Sul serio? Arriviamo alla fase 2 e tu che fai? sistemi un cartellino su Ig (Instagram). I protagonisti di questo articolo potrebbero sembrare le fasi di cui ti ha parlato il presidente Conte (ormai diventato l’idolo di tutte le ragazzine) ma invece sono le fasi nostre, che creiamo noi: quelle emotive; so che almeno una di queste fasi l’hai già passata.

FASE UNO: NON HO BEN CAPITO MA OK.

Questa è la fase iniziale della quarantena, quella in cui resti a casa e non hai ancora realizzato che ci starai per tanto tanto tempo. Vuoi  un consiglio? Non accendere la tv o passerai troppo in fretta alla fase emotiva due.

FASE DUE: DOMANI MI BUTTO!

No, resisti non buttarti. Questa è una fase molto dura della quarantena, specialmente se segui tutte le news e NO, NON FARLO o almeno aspetta un po’ così da non impressionarti ma soprattutto, stai attento alla musica da ascoltare in questo periodo: non esagerare con la musica triste o ti ritroverai a guardare l’orizzonte così a caso e a piangere asciugando le lacrime con quella carta igienica che odi tanto perchè è a uno strato. 
Ecco due playlist per questo periodo: “Indie felice” e “happy lofi”.

FASE TRE: NETFLIX ARRIVO!

Distolto lo sguardo dalle news decidi di guardare tutte le serie che non hai mai finito e iniziarne delle nuove che magari neanche ti interessano, ma che vuoi che ti dica? Si chiama quarantena per questo. Eh sì, sembra una cosa un po’ inutile ma bella che ti spinge però a passare alla fase quattro.

FASE QUATTRO: ADESSO FACCIO QUALCOSA DI UTILE!

Ed è proprio in questa fase che ti decidi a prendere i libri quelli messi lì, in quello scaffale un po’ dimenticato, e a leggerli. Sì, questa è proprio una bella fase, se sei un appassionato di libri come me ,ed è per questo che sono qui a consigliartene alcuni: “I vicerè” di Federico De roberto, “A un passo dalle stelle” di Daniela Palumbo, “L’incanto della piccola principessa” di Giorgio Giurdanella, “Il mastino” dei Baskervilles di Arthur Conan Doyle, “Chi sta male non lo dice” di Antonio Dikele Distefano, “Capita a volte che ti penso sempre” di Gio Evan e infine, il mio preferito di quest’anno, “I dolori del giovane Werther” di Volfango Goethe.

FASE CINQUE: MPA’ SIEMMU A MASTERCHEF!

Non mi dire che durante questa quarantena non hai acceso neanche un fornello, non ti crederò. Io stessa ho scoperto di poterci riuscire, ma mi dispiace non poter farti vedere i miei biscotti super buoni, perché li ha mangiati mio fratello. Durante questa quarantena puoi cucinare: la carbonara, i biscotti al burro, le torte al cioccolato, e tante altre cose facili perchè sappiamo entrambi che la nostra versione di masterchef arriva fino a un certo punto, dopodiché si passa alla fase perenne…

FASE NON SEI, NON SETTE MA… CONTINUA: QUI SI MANGIA E BASTA!

Si spiega da sola, questa fase. Questa è la fase in cui mangi e basta e lasci cucinare tua madre perché, si sa, è molto più brava di te! Ed ecco, qui termina il mio articolo, voglio solo dirti di non farti prendere troppo dalle emozioni: la quarantena serve a riscoprire noi stessi e non a riempirsi la testa di idee e concetti tristi. Rilassati, è la tua occasione!

Articolo scritto da
Sofia Di Noto
Absolut vision / Pixabay


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