Il Giorno del Ricordo: una realtà dolorosa per tanti anni: ignorata, dimenticata, rimossa, negata…
Mercoledì, 10 febbraio 2021 nella nostra classe 1^E dell’Istituto Comprensivo “Cap. Puglisi" del plesso "A. Volta", per onorare la memoria di tutte quelle vittime infoibate, ognuno di noi ha voluto esprimere un pensiero carico di commozione mediante riflessioni personali, ricerche di approfondimento, poesie e commenti…
La domanda che ci siamo posti è stata «com'è stato possibile che una simile tragedia sia stata confinata nel regno dell'oblio per quasi sessant'anni?» Tanti, infatti, ne erano passati tra quel quadriennio 1943-47, che vide realizzarsi l'orrore delle foibe, e l'auspicato 2004, quando il Parlamento approvò la «legge Menia» (dal nome del deputato triestino Roberto Menia, che l'aveva proposta) sulla istituzione del «Giorno del Ricordo».
La risposta va ricercata in una sorta di tacita complicità, durata decenni, tra le forze politiche centriste e cattoliche da una parte, e quelle di estrema sinistra dall'altra. Fu soltanto dopo il 1989 (con il crollo del muro di Berlino e l'auto-estinzione del comunismo sovietico) che nell'impenetrabile diga del silenzio incominciò ad aprirsi qualche crepa.
Le alunne e gli alunni
della classe 1^E
della Secondaria "A. Volta"
Poesie e riflessioni sul Giorno del ricordo
Il giorno del ricordo
Il fil di ferro era legato stretto
ai polsi e alle caviglie della gente.
i fucili erano carichi di proiettili.
i cuori dei bambini battevano all’ impazzata.
le persone separate dalle loro famiglie piangevano lacrime amare.
laggiù, in fondo a quel pozzo
ci sono ancora le anime di chi è morto.
ma una luce si intravide nelle buie foibe: è la speranza.
(S. P.)
Ricordare per Evitare
Oggi, 10 Febbraio, ricorre la Giornata del Ricordo. In occasione di questa giornata vorrei esprimere le mie riflessioni ed impressioni. Ma vorrei prima riassumere brevemente il significato e l’utilità di questa giornata.
Ebbene, adesso vorrei esprimere la mia opinione. Non ritengo giusto che molte persone innocenti siano state uccise in un modo così crudele e brutale; non credo sia possibile pensare di gettare delle persone in delle grosse cavità senza alcuna pietà, senza distinguere se le persone fossero bambini o anziani, donne o uomini. Pochi furono i sopravvissuti e le testimonianze che portano sono davvero terribili. Ad oggi però non bisogna solo ricordare. Bisogna (e qui tengo ad inserire la lettere maiuscola per sottolinearne l’importanza) Ricordare per Evitare di ricadere negli stessi errori commessi nel passato da molti umani.
(N. P.)