Riflessioni ad un anno dalla pandemia…
Ad un anno dallo scoppio della pandemia che ci ha sconvolto la vita, possiamo tirare le somme di tutto quello che abbiamo passato, di quello che è cambiato, di quello che ci è mancato...
Di certo tutti abbiamo dovuto modificare la nostra vita, adattarci alla lontananza, accettare una condizione di isolamento che per l’uomo, in quanto “animale sociale”, è stata una forzatura quasi contro natura.
Il fardello più pesante lo hanno portato, e continuano a portarlo giovani, bambini e ragazzi che, forse più degli adulti, nell’ultimo anno hanno dovuto rivedere la loro vita e la loro socialità. Ecco alcune riflessioni dei ragazzi di scuola secondaria su ciò che più è mancato della loro vita prima del covid in questo anno appena trascorso.
Cosa mi manca della mia vita prima del Covid 19
Abbiamo sentito spesso in questo anno la parola “covid” o “coronavirus” oppure “covid 19”. Per me è sicuramente la parola dell’anno! Secondo te che cosa dicevo spesso ai miei genitori? Se rispondi “Voglio uscire di casa”, “Come sarebbe bello vedere i miei amici di presenza!”, hai detto il vero. Io penso che anche tu hai avuto questi pensieri: magari volevi uscire con un tuo amico durante (non per me) le noiosissime e stancanti video lezioni; uscire con la tua famiglia e andare al ristorante, la domenica prendere un gelato e qualcosa da bere con tuoi i compagni… Insomma fare come di routine!
Invece ora ognuno deve avere la massima cautela: dobbiamo stare attenti a toccare anche un foglio di un compagno e restituirglielo… “Disinfettati le mani ora che hai toccato questo! Può essere...Infettato?” Già conosciamo tutte le “formule magiche” a forza di sentirle! Come ho detto prima, sicuramente a voi sarà mancato qualcosa. Direi che a tutti è mancato, anche agli adulti; anche se secondo me cercano di nasconderlo. A me è mancata la normalità, soprattutto la scuola.
La nostra lezione tipo non era noiosa e stancante: interagivamo con l’intera classe, facevamo lavori di gruppo… Mi manca stare molto tempo con i miei familiari, abbracciare le mie compagne quando stanno male e consolarle. Mi manca stare senza mascherina durante le lezioni, non urgere all’uso dei disinfettanti e all’uso di distanziamenti. Mi manca viaggiare, fare gite con i miei compagni e organizzare feste con le mie amiche.
Mi manca la normalità.
Sophie P. della classe 1^E
della Secondaria "Volta"
La mia vita prima del Covid-19
Che cos’è cambiato da prima? Cosa mi manca della mia vita prima del Covid-19? Queste sono le domande che mi sono posta per scrivere quest’articolo. Una cosa che sicuramente mi manca è abbracciare tutti coloro che voglio bene. Io sono sempre stata poco calorosa, ma, come si suol dire, è solo quando veniamo privati di qualcosa che iniziamo a comprendere quanto sia importante per noi, e sentiamo quanto ci grava la sua assenza. Un’altra cosa che sicuramente mi manca è stare vicina alle persone, per confortarle o aiutarle. Ma purtroppo, per il loro bene, dobbiamo rinunciare a ciò che avrei fatto prima di questa emergenza sanitaria.
Una cosa di cui mi vorrei liberare presto è la mascherina, ma non per un motivo di fastidio, ma perché ci priva della possibilità di scambiarci un sorriso, che sarebbe molto di conforto in questa situazione. Per fortuna la mascherina non potrà mai toglierci il contatto visivo, uno sguardo è come un abbraccio, un sorriso e una parola di conforto, ma anche molto di più.
LONTANI MA VICINI.
ANCHE SE LONTANI
SIAMO SEMPRE VICINI.
PERCHÉ SE NON CI SEPAREREMO COL CUORE
NON CI SARÁ LOCKDOWN O PLEXIGLASS,
MASCHERINA, VISIERA O VIRUS
CHE CI POSSA SEPARARE.
Nicole P. della classe 1^E
della Secondaria "Volta"
Immagine dell'articolo presa da Pixabay.
