In occasione della celebrazione del “Giorno della Memoria", noi, alunni della 5^B della Primaria "Cap. Puglisi" di Acate, abbiamo fatto delle ricerche su questo argomento.
Il 27 gennaio di ogni anno, in Italia e nel resto del mondo si ricorda l’Olocausto, cioè lo sterminio del popolo ebraico.«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario» questa è una celebre frase di Primo Levi che ci fa capire quanto sia importante ricordare l’orrore dell’imprigionamento e dell’uccisione di milioni di persone ebree per mano del regime nazista.
È stata scelta questa data perché il 27 gennaio 1945 è stato il giorno in cui i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz furono abbattuti e furono liberati tutti i prigionieri rinchiusi al suo interno.
In classe abbiamo discusso con l’insegnante e ci siamo confrontati su questo argomento, esprimendo le nostre riflessioni e considerazioni.
Secondo me, è importante ricordare questo giorno perché non si verifichi mai più quello che è successo. Un pensiero deve essere dedicato al ricordo di tutti quei bambini della nostra età che sono stati uccisi, che avrebbero potuto avere il diritto di essere, di giocare, di studiare, di amare e di vivere, ai quali fu impedito solo perché erano di un’altra razza o religione e a quelli che sono sopravvissuti che si sono portati la sofferenza per tutta la vita.
Per me, questo orrore non doveva avvenire perché siamo tutti uguali, nessuno merita di essere perseguitato per la religione, per la razza, perché siamo tutti ugualmente importanti e soprattutto figli di Dio.
Io penso che lo sterminio degli Ebrei è stata una cosa ingiusta, che tutti non dovrebbero dimenticare per non ripetersi più. Il mondo è bello perché siamo tutti diversi, per la lingua, per il colore della pelle, per il modo di pensare e quindi non si può morire per questo.
Secondo me, tutto quello che è successo non è giusto perché tutti noi siamo uguali e abbiamo gli stessi diritti e nessuno è migliore dell’altro. Vorrei che ogni anno in televisione e nelle scuole si parlasse di questa tragedia e spero tanto che quello che è successo in quegli anni non succeda mai più e le testimonianze servano a non farci dimenticare questi orrori ed evitare che si ripetano.
Credo sia importante ricordare questo periodo della storia così tragico per non dimenticare ciò che è successo e per evitare che eventi simili possano accadere di nuovo. Dobbiamo imparare dal passato per prevenire nuove forme di violenza verso chi consideriamo “diverso” da noi per vari motivi. La diversità è ricchezza, non è minaccia!
Tutto ciò che è successo ci insegna che dobbiamo impegnarci ogni giorno nella lotta alla discriminazione e al razzismo. Come ha detto la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, nel suo discorso al Parlamento Europeo: «Noi tutti dobbiamo essere come quella farfalla gialla che vola sopra i fili spinati» che ha disegnato una bambina quando era nei campi di concentramento, perché solo con il bene e l’amore possiamo oltrepassare i fili spinati del male e dell’odio.
Gli alunni della classe 5^B
della Primaria “Cap.Puglisi”