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Lettera scritta dagli alunni di 3^D della secondaria ai capi di Stato, per riflettere sull'insensatezza della guerra

Egregi Capi di Stato, 

siamo i ragazzi della 3^D della Scuola Sec. di I grado dell’Istituto Comprensivo "Cap. Puglisi" di Acate. 

Abbiamo pensato di scrivervi una lettera per farvi riflettere sull'insensatezza della guerra.

Sono passati precisamente due anni da quando tutto il mondo è stato travolto da una terribile pandemia e, di conseguenza, è stato colpito da un terribile momento di crisi, di incertezza, paura e sconforto. 

In una situazione simile l’ultima cosa di cui avremmo mai voluto essere testimoni è lo scoppio di una guerra nel cuore del continente europeo. Eppure è successo!

Ci domandiamo perplessi: ma avete mai studiato la storia? Se sì, evidentemente non avete capito nulla di ciò che il passato ci ha cercato di insegnare.

Si dice che “dagli errori si impara”, eppure a noi sembra che l’uomo diabolicamente continui a fare sempre gli stessi sbagli. L’odio semina altro odio, la violenza genera altra violenza!

Da millenni gli uomini hanno fatto la guerra per risolvere conflittualità e problematiche di vario genere provocando morte e distruzione. Possibile che ancora nel 2022 si pensi alla guerra come ad una soluzione?

Dal 24 febbraio 2022 ad oggi, non c’è giorno che passa, che sui Tg, alle radio e sui social, vengono trasmesse notizie di cruenta malvagità e di toccante disperazione.  


Milioni di persone che fuggono dal proprio Paese cercando rifugio in altre nazioni vicine e lontane; donne, bambini e anziani costretti a nascondersi nei bunker per ripararsi dai bombardamenti; madri che hanno sulle loro spalle tutto il peso del futuro incerto dei propri figli; padri e mariti soldati impegnati a combattere una guerra voluta da chi la guerra la ordina e non la fa in prima persona.

Provate ad immaginare i vostri cari combattere la guerra. Siamo sicuri che solo il pensiero di ciò vi devasti.

Possibile che voi, uomini di potere, prima di agire, non riflettete sulle terribili conseguenze di una guerra? 

La guerra è  negazione e violazione dei diritti umani. Il sistema di assistenza sanitaria, l'istruzione, la casa, il lavoro, l'approvvigionamento di beni alimentari e di acqua, il sistema legale, la libertà della stampa e il libero pensiero, in guerra subiscono tutti delle violazioni, quando non scompaiono completamente. 

Tutti sappiamo che con le armi che oggi ha l’uomo a disposizione si potrebbe arrivare alla distruzione dell’intero mondo in poco tempo.

Ma allora, perché non fermarsi? Perché non deporre le armi? 

Non credete forse che possano esistere altre strade per la risoluzione dei conflitti?

Sappiate che se l’umanità non ferma la guerra, sarà la guerra a fermare per sempre l’umanità!

Noi non siamo esperti di politica, ma solo ragazzi di 13 anni che hanno cercato di immaginare delle vie percorribili per riportare questo mondo alla pace, tanto voluta quando non c’è e spesso ignorata quando c’è. 

Pensiamo che incontrarsi e confrontarsi in modo civile per discutere una soluzione sia la cosa necessaria da fare.

Vi invitiamo ad adottare con responsabilità e impegno tutti quei comportamenti che abbiano come fine la cooperazione e la collaborazione per la pace nel mondo.

Siamo convinti che bisogna avere il coraggio di rispondere alla violenza con il disarmo, con la non violenza, con la mediazione politica e il negoziato.

La pace è possibile! Essa nasce prima di tutto nel cuore e nella mente di ogni singolo uomo e si concretizza nella capacità di voi uomini di governo di trasformarla in bene primario superando l’interesse particolare e costruendo un’armonia di coesistenza e convivenza tra le diverse culture e comunità del mondo.

Potenti della Terra, riflettete su quanto da noi scritto!

Seppellite la brutalità della guerra e costruite la pace! 

VIVA LA PACE!


La classe 3^D

della Scuola sec. di I grado 

"Volta" di Acate 

Immagine presa da Pixabay.

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